Può dunque dirsi provato che fu Parisi a suggerire a Scalfaro il nome di Di Maggio; e il suggerimento incontrò il pieno gradimento del presidente, [...] verosimilmente perché Scalfaro aveva avuto modo di registrare una piena consonanza di vedute sulla necessità di trovare una dignitosa via d’uscita da Tangentopoli, per arrestare la deriva delle istituzioni.